Astrofilo itinerante

Sono arrivate le vacanze estive e come sempre dedico qualche serata all’astronomia ed astrofotografia che nel mio caso prevede necessariamente anche la parte dell’astrofilo itinerante.

Il primo problema, il meteo

Il meteo in questo periodo è pessimo, almeno dal mio punto di vista che definisce “serena” una giornata non solo limpida ma anche con cielo completamente sgombro di ogni tipo di nuvola e senza vento.
Dopo aver contemplato ogni sorta di trasferta fino ad arrivare a considerare possibili trasferte nel Lazio!! sono rinsavito ed ho ripiegato sul solito sito nell’oltrepo’ screditando di fatto le previsioni ufficiali e basandomi coraggiosamente solo sulla mia interpretazione delle immagini satellitari (sat24).
L’idea è semplice, monitorare il satellite a ridosso della partenza e se si evidenzia una condizione favorevole anche in barba alle previsioni online, io sarei partito.
Ebbene, è successo proprio così, tutti i siti meteo davano coperto alcuni persino con pioggia, mentre il satellite mostrava chiaramente sereno senza alcuna minaccia di nuvola nelle successive ore .. quindi, da impavido astrofilo itinerante, sono partito.

Astrofilo itinerante arrivato al sito osservativo
Arrivato al sito

Perlustrazione del sito

L’azzardo stà nel fatto che il sito osservativo a ridosso del monte Chiappo dista oltre due ore di auto da casa mia trovandosi al confine tra Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna e sfiorando i 1600 metri di quota.
Divertente ricordare gli ultimi metri in auto con le mucche che non ne volevano sapere di lasciarmi passare, con la loro enorme mole e la loro incrollabile flemma.
Che dire poi del vitello che si sdraia, o meglio stramazza facendomi temere per il peggio, davanti all’auto per poi scalciare al mio passaggio ..
Va bhee, alla fine ho conquistato la postazione, il cielo è sereno, soltanto qualche nuvola bassa verso Genova che scavalca le montagne ma non avanza verso di me .. unico timore, la brezza, piuttosto frequente su questo passo ma in grado di rovinare le riprese.

Sono in anticipo e decido di fare un giro di perlustrazione e stranamente incontro gente; prima un fotografo diretto sul vicino monte Ebro, successivamente una coppia anche questa desiderosa di scarpinare fino all’Ebro, ed infine un gruppo di ragazzi .. e finalmente mi arriva la folgorazione .. tutta quella gente era salita in cima per osservare le Perseidi! Il 10 agosto è la notte delle lacrime di S.Lorenzo, e poco importa che il massimo sia il 12 agosto, gli impavidi sono saliti fino a qui per gustarsi l’evento.
Il mio problema è che tutta questa gente porta con se una bella torcia, spesso bella potente e soprattutto con luce bianca, vanificando la bellezza del sito che altrimenti sarebbe molto buio.
Sconsolato, in un caso, sono dovuto intervenire e chiedere di spegnere le luci e per fortuna i ragazzi hanno capito la mia frustrazione e gentilmente sono restati al buio, che poi immagino fosse il motivo per cui erano saliti fin lassù.

Dulcis in fundo, si scatta

Per farla breve, dopo un’oretta di divulgazione con la coppia che nel frattempo era tornata a trovarmi, ho finalmente iniziato a dedicarmi all’astrofotografia e riprendere qualche immagine.
Il cielo stellato era notevole, la via lattea era ben visibile dal cefeo fino al sagittario, con Marte, Saturno, Giove e Venere che spiccavano su tutti.
Purtroppo la brezza non mi ha dato tregua ed anzi si è intensificata, e questo ha limitato fortemente tutta la sessione fotografica nonostante l’avessi già ridotta a semplici scatti con il teleobbiettivo.

Seppur nell’insuccesso generale nei risultati, la serate è stata molto bella. La qualità del sito si è subito confermata quando uno scatto da 2′ a 1600 ISO ad f4 mostrava un fondo cielo ancora completamente scuro. Inutile dire, come paragone, che a Garlasco uno scatto del genere avrebbe restituito un’immagine saturata!
Insomma, bisogna tornarci, ma senza vento ..

Allego l’unica astrofotografia degna di essere riportata come ricordo della serata.

Saturno nel sagittario
Saturno nel sagittario

 

PS: Due giorni dopo ci ho riprovato, contro ogni previsione e basandomi sempre su sat24 sono andato persino in Svizzera, al lago lago del Narèt in compagnia di Massimo, un altro astrofilo astrofotografo itinerante. Questa volta è stato molto peggio, un fallimento totale! Dopo quasi 4 ore di viaggio, siamo restati nella nebbia fino alle 2 ed alla fine siamo rientrati con le pive nel sacco. Nota positiva, negli sprazzi di sereno ho potuto assaggiare un cielo veramente cristallino. Insomma quasi 8 ore di viaggio totali senza fare nulla di nulla sono state veramente punitive, ma io non demordo, è un posto in cui ritornare!!